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mercoledì 14 aprile 2010

Cibo,mente e psiche....

La Neurodietologia


La neurodietologia, la scienza che si occupa delle connessioni tra cibo, mente e psiche, ha confermato da tempo che il menù quotidiano influenza i comportamenti e le emozioni. Dunque a ciascuno la sua dieta perché ognuno ha la propria anima da rinnovare e un corpo da tenere in salute, a partire dal cervello. Il nostro organo pensante è infatti un divoratore di nutrienti, si ricarica con l’ossigeno e mantiene un’ottima forma con un regime alimentare ad hoc.

La neurodietologia, la scienza che si occupa delle connessioni tra cibo, mente e psiche, ha confermato da tempo che il menù quotidiano influenza i comportamenti e le emozioni.



Dunque a ciascuno la sua dieta perché ognuno ha la propria anima da rinnovare e un corpo da tenere in salute, a partire dal cervello. Il nostro organo pensante è infatti un divoratore di nutrienti, si ricarica con l’ossigeno e mantiene un’ottima forma con un regime alimentare ad hoc. Tra gli aminoacidi, costituenti essenziali delle proteine che fabbricano alcune strutture ex novo oppure rinnovano quelle da sostituire, il magico apriti sesamo sono triptofano e tirosina: agevolano la comunicazione fra le cellule cerebrali (neurotrasmettitori). La prova?



Il triptofano agisce sulla sintesi della serotonina (ormone), incrementando padronanza di sé, concentrazione e memoria.



L’acido glutammico, invece, apporta vivacità di idee e chiarezza di pensiero. Per fare il pieno dei tre amminoacidi basta mangiare semi oleosi, fagioli, cavolfiori, patate, cereali integrali, uova, latticini, latte di soia, tofu e polline.



A chi difetta la colina, fornita dagli alimenti sotto forma di lecitina (uova, soia, germe di grano), la memoria giocherà brutti scherzi. Per potenziare gli effetti della lecitina via libera ad alcune erbe come la stella di sera, l’iperico, l’erba medica, il ginseng, l’eleuterococco oppure le gemme di betulla varrucosa.

Dimenticate nomi e numeri di telefono, perdete oggetti chissà dove e vi sentite inutili?



Ciò può nascondere la carenza di vitamine e sali minerali. Il cervello è affamato di vitamine B (lievito di birra, cereali integrali, verdure crude, polline), C (polline, rosa canina, agrumi, pomodoro, ortaggi e insalate crude, frutta acidula) ed E (ortaggi verdi, olio extravergine di oliva e di semi, polline); e tra i minerali, zinco, selenio, ferro, fosforo, magnesio e iodio (polline, cereali integrali, legumi, alghe, ortaggi e frutta).



Guai poi a non fornire l’energia necessaria ai circuiti elettrici cerebrali: il glucosio è un carburante d’eccezione da cui attingere ogni giorno (cereali, legumi, miele, polline, ecc).



Di Massimo Ilari e Tiziana Urbinati

sabato 6 marzo 2010

Smettere di fumare senza ingrassare si può.......

La nicotina e’ una sostanza cosiddetta anoressizzante, in quanto limita lo stimolo della fame. Perciò, quando si smette di fumare è spesso possibile ingrassare. Non sono poche le persone che non si decidono a smettere di fumare per timore di ingrassare. Nel tabagismo le sostanze di cui si fa abuso, e che creano lo stato di dipendenza, agiscono in maniera subdola all’interno dell’organismo. Smettere di fumare è molto difficile e il cibo può diventare una “valvola di sfogo” comoda e gratificante. Il soggetto rischia così di passare da uno stato di dipendenza ad un altro: la compensazione della mancanza di sigarette con il cibo! Tipico problema per chi si allontana dal fumo è la cosiddetta fame nervosa. Basta pensare a quanti fumatori saltano la prima colazione al mattino a favore del classico caffè o cappuccino seguiti subito dalla sigaretta. Appena si smette di fumare (specialmente se si fuma da molto tempo) possono insorgere poi delle vere e proprie crisi d’astinenza, non solo dalla nicotina ma anche dalla gestualità del fumo. Al fumatore viene a mancare l’apporto psicologico che l’atto del fumare gli dava e di conseguenza possono insorgere nervosismo, ansia e fame nervosa. Inoltre, la nicotina provoca un aumento del metabolismo. Molti studi hanno dimostrato che un adulto fumatore medio (10-12 sigarette al giorno) ha una riduzione del metabolismo di circa 200 calorie quotidiane. Ma si può smettere di fumare senza ingrassare? E’ possibile, imparando a risparmiare 200 chilocalorie al giorno, con dieta ed esercizio fisico. Nessun allarmismo allora, smettere di fumare senza creare squilibri metabolici e senza aumentare di peso si può con una dieta corretta e bilanciata ricca di frutta e verdura e una sana attività fisica dopo essere stati così a lungo “seduti” con la sigaretta in mano.




COME SMETTERE DI FUMARE SENZA INGRASSARE

- Aumentare il dispendio energetico, camminando 20 minuti al giorno o facendo attività fisica per smaltire le calorie in più che prima venivano bruciate dalle sigarette.

- Ridurre la quantità di cibo per pasto, preferendo 3-5 pasti leggeri al giorno piuttosto che due o tre abbondanti.

- Controllare le calorie assunte giornalmente, riducendolo in media di 200 calorie. Per tagliarle si può scegliere di: mangiare 50 grammi di pasta in meno, oppure 60 grammi di pane in meno, oppure 50 grammi di formaggio in meno, oppure 2 cucchiai di olio in meno.

- Se poi si mangia meno e si cammina di più si ottiene addirittura un lieve dimagrimento, riducendo ovviamente tutti i rischi legati al fumo!

- Mangiare più frutta e verdura: scegliere prevalentemente frutta e verdura quando si sente la necessità di mangiare.

- Bere molti liquidi e ridurre il consumo di alcolici.

lunedì 15 febbraio 2010

Qualche luogo comune sul fitness......

 Un buon risultato in palestra si ottiene solo con allenamenti pesanti?(Falso. La buona forma fisica si raggiunge con la costanza. Il tempo dedicato alla attività fisica frazionato e distribuito con equità nel corso dell'anno permette di raggiungere ottimi risultati senza penare. Strafare e soffrire in occasionali ed irregolari sedute di allenamento oltre a non migliorare la forma fisica espone lo sportivo alle "attenzioni" dell'ortopedico.


Fare gli addominali riduce la pancia?. Falso. Gli esercizi possono tonificare i muscoli addominali e quindi "tirare su" le pance pendenti. Non possono invece ridurre in maniera selettiva il grasso addominale sottocutaneo e quello interno che lo fanno sporgere. Così come gli esercizi per i muscoli glutei non possono far dimagrire il sedere, quelli per i polpacci sfinare le gambe e così via per ogni eccesso di grasso localizzato. Le attività aerobiche ( corsa, ciclismo, nuoto, ginnastica ), invece se svolte a bassa intensità di sforzo, ma protratte per almeno quarantacinque minuti al giorno e abbinate ad una dieta ipocalorica sono in grado di ridurre globalmante la quantità di grasso corporeo compreso quello della pancia. Gli esercizi per gli addominali diventano allora indispensabili per "ritensionare" l'addome che rischia di afflosciarsi .

Tanti pettorali aumentano il seno?Falso. Il seno è composto da grasso e ghiandole, ma manca del tutto di muscoli. Semmai poggia su quelli pettorali della parete toracica che nella donna possono in misura assai modesta ingrandirsi con esercizi specifici. Non può neanche essere "tirato su" irrobustendo un qualche muscolo, perchè questa funzione è svolta da un apposito apparato sospensore.

L'integrazione proteica è fondamentale quando ci alleniamo in sala pesi?. Falso e pericoloso. A prescindere dalle sostanze dopanti messe al bando e delle quali è stata accertata con sicurezza la nocività, gli integratori alimentari in commercio (energizzanti, aminoacidi, antifatica, sali minerali e vitamine ) sono quantomeno superflui . La comune dieta mediterranea soddisfa in pieno tutte le esigenze nutritive ed energetiche dallo sportivo. Fanno eccezione particolari condizioni carenziali, ma in quasto caso sarà il medico a dare i giusti consigli. Diffidare delle palestre che in modo più o meno evidente incoraggiano il consumo di tali sostanze.

I massaggi provocano dimagrimento?. Falso. Al massimo fanno dimagrire il massaggiatore, che, lui si, compie esercizio fisico.Inoltre non tonificano i tessuti. La loro azione può tuttavia drenare liquidi dalle estremità che ristagna in caso di insufficenza venosa o linfatica. Il loro effetto è tuttavia effimero.

l'aerobica ingrossa i polpacci. Falso. Per ingrossare i muscoli dei polpacci occorrono degli esercizi compiuti contro resistenze elevate. Si tratta di esercizi di tipo isometrico, ben diversi da quelli compiuti facendo ginnastica aerobica.

sudare in sauna o per mezzo di indumenti in plastica fa dimagrire Falso e pericoloso. Fanno solo perdere liquidi che vengono prontamente reintegrati bevendo annullando così ogni effetto sul peso. Gli indumenti non traspiranti espongono inoltre al rischio del colpo di calore con perdita di coscienza.

lunedì 8 febbraio 2010

Perchè s'ingrassa????

.Molti dei tentativi che si fanno per perdere peso sono sbagliati, in quanto si concentrano sul nemico sbagliato: i grassi. Eliminare del tutto o quasi i grassi dalla dieta, a favore di maggiori quantità di carboidrati “complessi” raramente funziona, e anche quando si dimagrisce, è facile recuperare il peso perso appena si aumentano nuovamente le calorie per il “mantenimento”
I grassi non sono questi “mostri” che si è portati a credere. Negli Stati Uniti, tra il 1987 e il 1997 il consumo di grassi è sceso del 10%, mentre l’obesità della popolazione è salita del 30%: non proprio una relazione causa – effetto! Certo che se si ingeriscono più Kcal di quelle che si consumano non si potrà che acquistare peso, ma i conti delle calorie sono tutt’altro che una scienza precisa.

Il consumo di una quantità eccessiva di carboidrati, invece, è una causa molto più probabile di aumento di peso. Si stima che il nostro corpo possa immagazzinare 100-150g di carboidrati nelle 24h nel fegato e nei muscoli, che sono i tessuti “magazzino”. Chiaramente se non ci muoviamo affatto, il giorno dopo non avremo consumato granché delle riserve di glicogeno muscolare, quindi forse non ripartiamo proprio da 0. Vediamo un possibile pranzo leggero: un piatto di 100g pasta con il pomodoro, poco condito, un piccolissimo panino, e una mela contiene circa 130g di carboidrati. E probabilmente 2 ore dopo avremo nuovamente fame.

Cosa farà il nostro corpo con i carboidrati in eccesso che non può mettere nei magazzini privilegiati, cioè fegato e muscoli? Come tutti noi, quando non c’è posto in armadio si ricorre al ripostiglio, più capiente. Il nostro corpo trasforma in grassi i carboidrati in eccesso, e li stiva nelle cellule adipose. Allo stesso tempo, inevitabilmente, aumentano i trigliceridi ematici, e conseguentemente il rischio cardiovascolare. Meno male che i veri cattivi erano i grassi saturi!

Che fare, allora, per evitare di ingrassare o meglio ancora, per dimagrire?

 Limitare l’apporto di carboidrati, facendo particolare attenzione a quelli “sfavorevoli” ad alto indice glicemico. Via libera dunque a verdura, possibilmente cruda, e frutta di stagione. E’ bene moderare l’utilizzo di cereali, che è meglio consumare nella versione integrale. Meglio evitare, invece, cereali raffinati, zucchero e dolci.

fonte(http://www.massamagra.com/martamolinari/?p=1)

giovedì 4 febbraio 2010

Il perchè della crescita muscolare...

Perché i muscoli si ingrossano?


Invece di dare un'altra delle già numerose spiegazioni scientifiche legate a miofibrille, sarcomeri, fibre di tipo IIb, che a torto, ma purtroppo, annoiano la maggior parte delle persone, proverò a spiegare questo importante aspetto usando un sistema semplice e immediato: l'esperienza visiva e la logica deduttiva.

Se diamo uno sguardo ai vari sport, sicuramente possiamo individuare diverse discipline che contribuiscono ad uno sviluppo muscolare, certo non da body building, ma che in qualche modo lo può ricordare per forma e volume. Solo per citarne alcuni, la ginnastica artistica, il sollevamento pesi, il salto con l'asta, la lotta. Sicuramente non troviamo la tipologia muscolare che ci interessa in altri sport come le corse lunghe, il ciclismo o il nuoto.

Possiamo dedurre quindi che sports con sforzo intenso ed esplosivo portano ad un buon sviluppo muscolare, mentre sports con sforzo protratto di resistenza non sviluppano grandi masse muscolari. Questa prima deduzione ci dice una prima verità: per sviluppare grossi muscoli occorre un determinato tipo di sforzo.

Continuiamo la nostra esperienza visiva deduttiva e ci spostiamo dal mondo dello sport a quello del lavoro. Esaminiamo alcuni lavori pesanti con sforzo intenso ed esplosivo e vedremo fisici grossi e muscolosi accanto a fisici magri e nervosi. Cosa é successo? Perché nel mondo del lavoro lo sforzo potenzialmente adatto per sviluppare grossi muscoli non dà a tutti mediamente gli stessi risultati?

Questo fenomeno, apparentemente banale costituisce un'altra importante verità.

Nel mondo dello sport c'é una selezione di soggetti che inizia dalle prime competizioni cittadine fino ad arrivare alle olimpiadi. Quando vediamo un atleta alle olimpiadi dobbiamo sapere che quella non é una persona qualunque con tanta forza di volontà: é una persona tra poche decine al mondo in quella specialità, una persona che tra poche decine al mondo racchiude tutte le caratteristiche psico-fisiche necessarie per eccellere in quel determinato sport. Queste caratteristiche fanno di lui un soggetto geneticamente dotato, che unitamente ad un allenamento e ad una dieta ritagliata espressamente per il fine sportivo che si prefigge, lo rendono un campione. Alle olimpiadi sono tutti dei campioni, tutti soggetti geneticamente superdotati e che quindi reagiscono pur con diverse "sfumature" nella stessa grandiosa maniera.

Diverso scenario nel mondo del lavoro, dove per destino o necessità chiunque può finire a svolgere senza alcuna selezione un lavoro molto pesante, con stile di vita stressante e dieta approssimativa. E qui i soggetti geneticamente diversi e perlopiù non superdotati reagiranno in maniera diversa: qualcuno più favorito reagirà con un adeguato sviluppo muscolare, qualcuno altro sfavorito ne uscirà usurato.

Cosa abbiamo capito fin qui? Che lo sviluppo muscolare dipende da due fattori: tipo di sforzo applicato e genetica. Lo stesso sforzo idoneo per indurre sviluppo muscolare porterà risultati eccellenti, soddisfacenti, mediocri o scarsi a seconda che diventi da idoneo a eccessivo a usurante in relazione alla genetica del soggetto ricevente.

Ecco quindi che l'allenamento, che rappresenta lo sforzo, deve essere calibrato su misura, insieme alla dieta e allo stile di vita, alle possibilità del soggetto, pena il mancato sviluppo muscolare. Ripensate sempre a questa semplice spiegazione pratica quando vorrete allenarvi copiando la scheda di tizio o seguendo la stessa dieta di caio. Sarebbe bello anche, parafrasando i tribunali, scrivere in tutte le palestre: lo sforzo é uguale per tutti ma non tutti sono uguali per lo sforzo.

fonte(http://www.my-personaltrainer.it/crescita_muscolare.htm)

mercoledì 3 febbraio 2010

Top 10 dei cibi da mangiare per avere capelli sani!

Avere Capelli sani non è solo questione di shampoo o balsamo. Non avrete capelli più sani solo perchè acquistate e usate prodotti costosi. Chi mangia bene avrà capelli più sani. Una dieta ben equilibrata che comprende gli alimenti di seguito elencati non mancherà di tenere i capelli in forma. Evitate diete a basso contenuto di proteine e acidi grassi omega-3, in quanto sono spesso causa di capelli opachi e fragili.




Salmone

Salmone è uno dei migliori prodotti alimentari per mantenere i capelli sani. Salmone è ricco di acidi grassi omega-3, che proteggono il cuoio capelluto dall'essiccazione. Nel salmone si trovano anche la Vitamina B-12 ed il ferro.



Fagioli

Fagioli sono pieni di proteine, che sostengono la crescita dei capelli. I fagioli sono inoltre ricchi di ferro, zinco e biotina. Un deficit di biotina cause capelli fragili.



Verdure dalle foglie verdi

Verdure verde scuro come spinaci, bietole e broccoli sono ad alto contenuto di vitamina A e C, che sono necessari per la produzione di sebo. Il Sebo è una sostanza oleosa secreta dalla follicoli piliferi. Essenziale per la naturale crescita dei capelli.



Uova

Le uova sono una fonte eccellente di proteine, biotina e vitamina B-12. Tutti elementi importanti per mantenere i capelli sani. A differenza di alcuni prodotti alimentari, la preparazione delle uova non sembra fare la differenza - i benefici sono gli stessi.



Noci

Le noci sono ottime per il capello, in particolare le Noci del Brasile sono una grande fonte di selenio, mentre le Noci comuni hanno un alto contenuto di acidi grassi omega-3. Noci, anacardi, mandorle e hanno un alto contenuto di zinco. Il Deficit di zinco può portare alla caduta dei capelli.



Pollame

Pollo e tacchino sono carni ad alto contenuto di proteine. La mancanza di proteine può causare la perdita di colore dei capelli. Mangiare carne di pollo può aiutare a prevenire la perdita di colore dei capelli e può aiutare a mantenere i capelli forti.



Ostriche

Le ostriche sono un'ottima fonte di zinco. Anche manzo, agnello, frutta a guscio e cereali integrali contengono zinco per avere capelli sani.



Grano Duro

Zinco, ferro e vitamine B. Pane e cereali per la prima colazione contengono vitamine e minerali essenziali per mantenere i capelli sani.



Carote

Le carote sono ricchissime di vitamina A ideale per mantenere sano il cuoio capelluto.



Latte

Latte e prodotti lattiero-caseari sono ad alto contenuto di calcio e proteine. Il calcio è un importante minerale, che stimola la crescita dei capelli. Ideale per una dieta equilibrata spuntini a base di yogurt e formaggio fresco.

fonte:(http://www.consiglialimentari.it/article/Top-10-dei-cibi-da-mangiare-per-avere-capelli-sani/157.htm)